Differenze tra le versioni di "Domanda: Ha fatto i Tre Testimoni considerano Joseph Smith un "profeta caduto" dopo aver lasciato la Chiesa?"

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L'accusa che i 3 testimoni rinnegarono le loro testimonianze è infondata: essi non dubitarono mai la loro storia, anche quando ebbero ampia opportunità di farlo ci sono abbondanti prove che i testimoni rimasero  
 
L'accusa che i 3 testimoni rinnegarono le loro testimonianze è infondata: essi non dubitarono mai la loro storia, anche quando ebbero ampia opportunità di farlo ci sono abbondanti prove che i testimoni rimasero  
 
fedeli alla loro testimonianza. Ed è ancora più impressionante il fatto che tutti loro lasciarono la Chiesa e per molti anni espressero sentimenti estremamente antagonistici verso Joseph Smith e la Chiesa stessa. Nonostante tutto questo però essi continuarono ad insistere sul fatto che la loro esperienza fosse reale ed innegabile.  
 
fedeli alla loro testimonianza. Ed è ancora più impressionante il fatto che tutti loro lasciarono la Chiesa e per molti anni espressero sentimenti estremamente antagonistici verso Joseph Smith e la Chiesa stessa. Nonostante tutto questo però essi continuarono ad insistere sul fatto che la loro esperienza fosse reale ed innegabile.  
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==Domanda: Ha Oliver Cowdery mai negare il suo Libro di Mormon testimone perché pensava che Joseph Smith era un profeta decaduto?==
 
==Domanda: Ha Oliver Cowdery mai negare il suo Libro di Mormon testimone perché pensava che Joseph Smith era un profeta decaduto?==
 
===C'è una ricchezza di prova che dimostra che Oliver non ha mai negato la sua testimonianza, anche dopo che i suoi disaccordi con Joseph Smith===
 
===C'è una ricchezza di prova che dimostra che Oliver non ha mai negato la sua testimonianza, anche dopo che i suoi disaccordi con Joseph Smith===

Versione delle 22:48, 3 nov 2014

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PROSPETTIVE MEDIA DOMANDE RISORSE 2014 CONFERENZA

    Domanda: Ha fatto i Tre Testimoni considerano Joseph Smith un "profeta caduto" dopo aver lasciato la Chiesa?

Domanda: Ha fatto i Tre Testimoni considerano Joseph Smith un "profeta caduto" dopo aver lasciato la Chiesa?

Alcuni dei tre testimoni considerati Joseph Smith di essere un "profeta caduto" dopo aver lasciato la Chiesa

I tre testimoni hanno lasciato la Chiesa per una serie di motivi, tra era con l'avvio della pratica della poligamia. David Whitmer sentiva che Giuseppe aveva restaurato la vera Chiesa, ma che aveva preso in ultima analisi, la Chiesa in direzioni che non dovrebbe avere. Eppure, tutti e tre i testimoni mai negato la loro testimonianza delle tavole e l'angelo.

Se i testimoni ritengono che Giuseppe aveva perpetuato una truffa, avrebbero esposto dopo la loro caduta con lui

Subito dopo la loro scomunica dalla chiesa, Thomas B. Marsh parlò con Cowdery and Whitmer in merito alla loro testimonianza. Se mai ci fosse stato alcun momento per loro di negare la loro testimonianza quello era il momento ideale:

Chiesi seriamente a David se fosse vero che lui vide l’angelo, secondo la testimonianza che lui diede come uno dei Testimoni del Libro di Mormon. Lui rispose che come è vero che esiste un Dio in cielo, lui vide l’angelo, secondo la testimonianza che si trova in quel Libro. Gli chiesi allora se le cose stessero cosi perché lui non stesse più accanto a Joseph? Lui rispose che nei giorni in cui Joseph ricevette e portò alla luce il Libro di Mormon era un brav’uomo e lo Spirito Santo era in lui, ma ora lo considerava un Profeta Caduto. Interrogai anche Oliver Cowdery allo stesso modo il quale rispose similmente ad David.[1]

In quell’incontro I testimoni avrebbero avuto tutte le ragioni per rinnegare la loro esperienza, e nessun motivo di mentire per difendere se stessi, o Joseph Smith, con i quali erano in disaccordo già da molti anni. L'unico motivo valido per la persistenza con la loro storia fu la loro sincera onestà, il loro onore, e la loro convinzione di aver veduto veramente l'angelo e le tavole e di aver udito la voce di Dio.

L'accusa che i 3 testimoni rinnegarono le loro testimonianze è infondata: essi non dubitarono mai la loro storia, anche quando ebbero ampia opportunità di farlo ci sono abbondanti prove che i testimoni rimasero fedeli alla loro testimonianza. Ed è ancora più impressionante il fatto che tutti loro lasciarono la Chiesa e per molti anni espressero sentimenti estremamente antagonistici verso Joseph Smith e la Chiesa stessa. Nonostante tutto questo però essi continuarono ad insistere sul fatto che la loro esperienza fosse reale ed innegabile.

Bibliografia


  1. "History of Thomas Baldwin Marsh," Deseret News (24 March 1858).


Domanda: Ha fatto i Tre Testimoni considerano Joseph Smith un "profeta caduto" dopo aver lasciato la Chiesa?

Alcuni dei tre testimoni considerati Joseph Smith di essere un "profeta caduto" dopo aver lasciato la Chiesa

I tre testimoni hanno lasciato la Chiesa per una serie di motivi, tra era con l'avvio della pratica della poligamia. David Whitmer sentiva che Giuseppe aveva restaurato la vera Chiesa, ma che aveva preso in ultima analisi, la Chiesa in direzioni che non dovrebbe avere. Eppure, tutti e tre i testimoni mai negato la loro testimonianza delle tavole e l'angelo.

Se i testimoni ritengono che Giuseppe aveva perpetuato una truffa, avrebbero esposto dopo la loro caduta con lui

Subito dopo la loro scomunica dalla chiesa, Thomas B. Marsh parlò con Cowdery and Whitmer in merito alla loro testimonianza. Se mai ci fosse stato alcun momento per loro di negare la loro testimonianza quello era il momento ideale:

Chiesi seriamente a David se fosse vero che lui vide l’angelo, secondo la testimonianza che lui diede come uno dei Testimoni del Libro di Mormon. Lui rispose che come è vero che esiste un Dio in cielo, lui vide l’angelo, secondo la testimonianza che si trova in quel Libro. Gli chiesi allora se le cose stessero cosi perché lui non stesse più accanto a Joseph? Lui rispose che nei giorni in cui Joseph ricevette e portò alla luce il Libro di Mormon era un brav’uomo e lo Spirito Santo era in lui, ma ora lo considerava un Profeta Caduto. Interrogai anche Oliver Cowdery allo stesso modo il quale rispose similmente ad David.[1]

In quell’incontro I testimoni avrebbero avuto tutte le ragioni per rinnegare la loro esperienza, e nessun motivo di mentire per difendere se stessi, o Joseph Smith, con i quali erano in disaccordo già da molti anni. L'unico motivo valido per la persistenza con la loro storia fu la loro sincera onestà, il loro onore, e la loro convinzione di aver veduto veramente l'angelo e le tavole e di aver udito la voce di Dio.

L'accusa che i 3 testimoni rinnegarono le loro testimonianze è infondata: essi non dubitarono mai la loro storia, anche quando ebbero ampia opportunità di farlo ci sono abbondanti prove che i testimoni rimasero fedeli alla loro testimonianza. Ed è ancora più impressionante il fatto che tutti loro lasciarono la Chiesa e per molti anni espressero sentimenti estremamente antagonistici verso Joseph Smith e la Chiesa stessa. Nonostante tutto questo però essi continuarono ad insistere sul fatto che la loro esperienza fosse reale ed innegabile.


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PROSPETTIVE MEDIA DOMANDE RISORSE 2014 CONFERENZA

    Domanda: Ha fatto i Tre Testimoni considerano Joseph Smith un "profeta caduto" dopo aver lasciato la Chiesa?

Domanda: Ha Oliver Cowdery mai negare il suo Libro di Mormon testimone perché pensava che Joseph Smith era un profeta decaduto?

C'è una ricchezza di prova che dimostra che Oliver non ha mai negato la sua testimonianza, anche dopo che i suoi disaccordi con Joseph Smith

Esistono prove abbondanti che dimostrano che Oliver non ha mai negato la sua testimonianza. Quando era avvocato, Oliver scrisse a Phineas Young e gli disse:

Ho serbato in cuore una speranza, una delle mie più care. Che io possa lasciare un certo tipo di uomo che a tutti coloro che crederanno nella mia testimonianza ci crederanno per il bene della verità e non si vergogneranno per il carattere privato di quell’uomo il quale portava testimonianza. Sono stato sensibile su questo argomento, lo ammetto; Ma cosi doveva essere. Se voi avreste dovuto essere alla presenza di Giovanni con il nostro defunto Fratello Joseph, a ricevere il Sacerdozio Inferiore e alla presenza di Pietro a ricevere il Sacerdozio Superiore e guardare nel tempo e testimoniare l’effetto che questi due sacerdozi hanno prodotto. Voi vi sentirete come non vi siete mai sentiti. E uomini malvagi saranno sempre pronti a indebolire la vostra testimonianza.[2]

Sicuramente le preoccupazioni di Oliver in merito alla sua testimonianza includevano implicitamente anche la sua testimonianza come uno dei tre testimoni del Libro di Mormon,

Alla fine Oliver lasciò la pratica di legge che aveva iniziato dopo aver lasciato la Chiesa, e si recò a Kanesville, Iowa, con la moglie e la figlia e alla fine riunì con la Chiesa nel 1848. Prima che lui fu ribattezzato Oliver portò la sua testimonianza alla congregazione che si era radunata per una conferenza.

Ho scritto, con la mia penna, tutto il Libro di Mormon (salvo alcune pagine) così come usciva dalle labbra del profeta Joseph che egli tradusse per dono e potere di Dio, per mezzo del Urim e Thummim o Santi Interpreti cosi come vengono chiamati nel libro. Vidi con i miei propri occhi e tenni i con le mie mani, le tavole d'oro da cui il Libro è stato trascritto. Sempre con i miei occhi e sempre con le mie mani vidi e tenni gli interpreti Santi. Questo libro è vero. ... Esso contiene il vangelo eterno e venne alla luce per i figlioli degli uomini come adempimento delle rivelazioni di Giovanni, dove disse di aver veduto un angelo avanzare con il vangelo eterno ed annunziarlo a ogni nazione, tribù, lingua e popolo. Il libro di Mormon contiene i principi di salvezza, e se voi, miei ascoltatori, camminerete nella sua luce e obbedirete ai suoi precetti, voi sarete per sempre salvi nel regno dell’Iddio Altissimo. [3]

Oliver si riunì la Chiesa e si preparò a viaggiare nello Utah per unirsi con il corpo principale dei Santi degli Ultimi Giorni, ma morì mentre soggiornava temporaneamente a Richmond, nel Missouri. Oliver Cowdery contrasse la tubercolosi. Nel marzo del 1850, mentre fu sul letto di morte, Oliver usò i suoi ultimi respiri in favore della testimonianza della veridicità del Libro di Mormon. Lucy P. Young, la sua sorellastra, era al suo capezzale e riferì quanto segue:

Oliver Cowdery poco prima di emanare il suo ultimo respiro, chiese ai suoi servitori di aiutarlo a sollevarsi sul letto in modo che avrebbe potuto parlare con la famiglia ed i suoi amici, che erano li presenti. Una volta pronto disse loro di vivere secondo gli insegnamenti contenuti nel Libro di Mormon, e promise loro che se l’avrebbero fatto essi lo avrebbero rincontrato in cielo. Infine disse: “Lasciatemi sdraiare e lasciatemi addormentare'. Pochi istanti dopo morì pacificamente. [4]

Nel novembre del 1881, ben oltre 30 anni dopo la morte di Oliver, il suo ex convivente Giudice W. Langaffermò in una lettera che Oliver ammise che il Libro di Mormon era una frode. La lettera di Lang affermò che il Libro di Mormon derivò dal manoscritto Spalding posseduto da Oliver, e che Sidney Rigdon e Joseph Smith, approvarono il progetto definitivo. Questa affermazione non può essere considerata credibile per una serie di motivi, tra i quali il fatto che il manoscritto Spalding (a detta anche dei critici) non possiede alcuna somiglianza con il Libro di Mormon, e il fatto che Sidney Rigdon non è mai stato associato a Joseph Smith prima alla pubblicazione del Libro di Mormon. Alla base dell’'affermazione di Lang sembra esserci la solita teoria del Manoscritto Spalding sull’origine del Libro di Mormon.

Bibliografia


  1. "History of Thomas Baldwin Marsh," Deseret News (24 March 1858).
  2. Oliver Cowdery to Phineas Young, 23 March 1846, Oliver Cowdery Collection, "Scriptory Book of Joseph Smith Jr." (kept by George W. Robinson), 22, LDS Church Historical Department (published in Scott H. Faulring, ed, An American Prophet's Record.— The Diaries and Journals of Joseph Smith (Salt Lake City: Signature Books, 1989), emphasis in original; cited in Scott H. Faulring. “The Return of Oliver Cowdery”, FARMS Featured Paper, no date.
  3. Andrew Jenson, LDS Biographical Encyclopedia (Salt Lake City: Andrew Jenson History Company, 1901), 1:246.
  4. Andrew Jenson, LDS Biographical Encyclopedia (Salt Lake City: Andrew Jenson History Company, 1901), 1:246.